Con degli assenti di lusso, da una parte Immobile dall’altra Dybala, Lazio e Juve si affrontano a viso aperto alla ricerca dei tre punti.

Nella prima parte è però la Lazio a tenere il campo e al 15’ Danilo si deve arrendere, infortunato per un fallo di Hysai, e viene sostituito da Kulusevski.

Poi arriva l’episodio del contestato rigore per l’atterramento di Morata in area (concesso in un secondo tempo dopo il richiamo del Var che ravvisa l’entrata fallosa di Cataldi) trasformato al 23’ da Bonucci che realizza dagli 11 metri battendo il portiere biancazzurro. 

Allegri pur cambiando modulo continua a contenere una Lazio più intraprendente, rispondendo con rare ripartenze. Si chiude così un primo tempo non entusiasmante.

Nel secondo tempo la Juventus parte invece bene e si rende pericolosa prima con Kulusevski e poi con Bonucci, che nell’occasione non è reattivo. Poi Chiesa inventa ancora per Kulusevski che però spreca l’occasione. Gli uomini di Sarri non sono gli stessi della prima frazione di gioco, meno brillanti e incapaci di impensierire sul serio i bianconeri, che invece man mano legittimano il vantaggio pur senza concretizzare le trame offensive prodotte.

Kean subentrato a Morata ha subito l’occasione ma è bravo Reina, dall’altra parte è Muriqi (anche lui subentrato) a sciupare non trovando il pallone di testa davanti alla porta. Proprio sul ribaltamento dell’azione però uno scatenato Chiesa viene steso da Reina per i secondo e stavolta indiscutibile rigore. Siamo all’83’ e Bonucci realizza su rigore la doppietta che chiude la partita.

Lazio-Juventus 0-2